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Attualità martedì 26 maggio 2015 ore 18:47
“Anche le cassiere si rompono”
Questo il titolo scelto dalla Filcams Cgil di Grosseto per il convegno sulle malattie professionali degli addetti a casse, magazzinieri e banconieri
GROSSETO — Il convegno si terrà giovedì 28 maggio, a partire dalle 10 nel salone 1° Maggio della Camera del lavoro di Grosseto ed è inserito nel palinsesto di una campagna provinciale d’informazione, che per la prima volta prova ad accendere i riflettori sul tema della salute e sicurezza in ambienti di lavoro diversi da quelli della produzione (manifatturiero, edilizia, agricoltura…).
"Questa prima campagna d’informazione rivolta a chi lavora nella grande distribuzione - spiega Andrea Ferretti, segretario della Filcams Cgil di Grosseto – è frutto della consapevolezza che fra gli addetti alle casse, all’ortofrutta, fra magazzinieri e banconieri, si registra una forte crescita di disturbi agli arti superiori dovuti a movimenti ripetitivi, lavori ciclici che comportano l’esecuzione dello stesso movimento degli arti superiori ogni pochi secondi, a movimentazione manuale di carichi e posture incongrue, con costante aumento delle patologie invalidanti dovute al sovraccarico biomeccanico degli arti superiori".
Le patologie più comuni sono sindrome del tunnel carpale, epicondiliti ed ernie discali lombari. Disturbi connaturati a un’attività che prevede la sollecitazione continua di una sola parte del corpo. L’allungamento dell’età lavorativa impone poi un più forte e costante impegno per la tutela della salute nei luoghi di lavoro.
"Infortuni e malattie professionali – spiega ancora Ferretti - sono spesso frutto della scarsa attenzione per le misure obbligatorie di prevenzione e protezione a tutela dell’integrità psicofisica di chi lavora. Per questo è essenziale che i lavoratori e gli stessi datori di lavoro conoscano i propri diritti e doveri, e sappiano come agire perché siano attuati tutti i provvedimenti necessari. È interesse di tutti che nel progettare gli ambienti e le attrezzature di lavoro, così come nel definire modalità e processi produttivi, si tengano sempre in maggior conto i possibili rischi per la salute e si agisca preventivamente per limitarli".
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