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Attualità mercoledì 17 maggio 2017 ore 14:30

Il maremmano dalle mani d'oro al Camp Nou

Matteo D'Angella

Il fisioterapista Matteo D'Angella ha illustrato nel prestigioso stadio della squadra blaugrana una tecnica innovativa per curare la pubalgia



BARCELLONA (SPAGNA) — Tra gli addetti ai lavori più celebri e preparati del calcio mondiale c'era anche un maremmano. Matteo D'Angella, fisioterapista maremmano di 35 anni, associato di Confartigianato Imprese Grosseto, ha partecipato al congresso internazionale di traumatologia e riabilitazione sportiva The future of football medicine, organizzato da Isokinetic, Fc Barcelona e Fifa. 

Location il Camp Nou, stadio del Barcellona. C'erano almeno duecento relatori tra fisioterapisti, ortopedici e specialisti di tutto il mondo, per illustrare tecniche di recupero per gli atleti, oltre a un pubblico di migliaia di persone, e Matteo D'Angella era stato invitato per presentare il suo studio sul trattamento della pubalgia, malattia professionale molto comune tra i calciatori, con la tecnica Graston. 

Un'innovativa tecnica statunitense, unica in Italia, che prevede l'utilizzo di strumenti. Matteo D'Angella è stato il primo a presentare uno studio sul trattamento e il recupero della pubalgia tramite la Graston Technique, l'ha inviato agli organizzatori del congresso di Barcellona ed è stato accettato tra i relatori. 

"C'era tanta tensione – ha raccontato D'Angella – già solo per il fatto di trovarsi in uno stadio così importante come il Camp Nou. Il sabato, dalle 8 alle 17, ho avuto l'onore di ascoltare i più grandi professionisti in ambito medico-fisioterapico, domenica è toccato a me. E' stato un grandissimo onore confrontarmi con tanti professionisti che operano nel mondo del calcio, soprattutto nelle più grandi società calcistiche. Com'è andata? Un grande successo: tanta curiosità da parte della commissione, tanta emozione da parte mia nella presentazione, e soprattutto una grande soddisfazione nel poter dare il mio contributo in un contesto simile e nel vedere il mio studio pubblicato ufficialmente negli atti del congresso. Ho provato un'emozione incredibile. Anche perché la Graston Technique ha suscitato grande interesse da parte di tutti, con molte domande e richieste di approfondimenti da parte dei presenti". 

Tra loro, anche tanti volti noti in Italia. Come il responsabile dello staff medico della Nazionale italiana di calcio, Enrico Castellacci: "E' vero, anche Castellacci si è interessato alla mia tecnica – ha confermato D'Angella – e per me conoscerlo è stato davvero un onore". 


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