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Attualità mercoledì 21 ottobre 2015 ore 17:50

Goletta verde arriva al Giglio

Fino a venerdì 23 ottobre sarà in Toscana con laboratori, workshop e incontri per promuovere il buono stato ambientale dei mari italiani



GROSSETO — Far conoscere un modello virtuoso capace di salvaguardare la biodiversità, proteggere i mari, i loro delicati ecosistemi e le coste italiane.

È questo l’obiettivo della campagna informativa voluta dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, assieme al Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e realizzata dalla Goletta Verde. Un viaggio lungo le aree marine protette italiane che vede schierata in prima linea la storica imbarcazione di Legambienteche da trent’anni naviga ogni estate per difendere i mari e le coste del nostro Paese.

Mercoledì 21 ottobre Goletta verde ha fatto tappa all’Isola del Giglio, dove ha presentato le proposte e le soluzioni della Marine Strategy. Presenti per l’occasione, oltre ad Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente e Sergio Ortelli sindaco del Comune di Isola del Giglio, anche Giampiero Sammuri presidente Parco nazionale Arcipelago Toscano, Sebastiano Venneri responsabile settore Mare Legambiente, Marco Katzemberger presidente associazione Club qualità Parco Adamello Brenta e Rosa Tantulli, dirigente scolastica scuola media Giglio. 

Il tour speciale – che ha già toccato le regioni Liguria, Campania e Lazio - si inserisce appieno nelle iniziative che il Ministero dell’Ambiente sta portando avanti in questi anni per affrontare il tema della Marine Strategy, la direttiva 2008/56 sull’ambiente marino che prevede il raggiungimento del buono stato ecologico, per le acque marine di ogni stato membro, entro il 2020, sulla base di 11 descrittori che considerano tutti gli aspetti legati all’impatto delle attività umane sull’ambiente marino come la pesca insostenibile, l’introduzione di sostanze inquinanti, rifiuti e specie aliene. Tra questi il problema dei rifiuti, nei mari e sulle spiagge, sta assumendo proporzioni davvero preoccupanti: stando alle stime del Consiglio Generale della Pesca nel Mediterraneo (FAO) sono oltre sei milioni di tonnellate i materiali solidi e pericolosi di origine umana che vengono scaricati ogni anno nei mari del mondo.

“Le specie aliene e i rifiuti marini rappresentano una minaccia per la biodiversità e un pericolo per la tutela del mare da qui agli anni futuri. L’attuazione della Marine Strategy e il raggiungimento degli obiettivi al 2020 rappresentano quindi una grande opportunità per i nostri mari – ha spiegato Sebastiano Venneri, responsabile Mare di Legambiente - per questo ènecessario lavorare per assicurare la chiusura delle attività di studio entro l'anno, così come previsto dalla direttiva europea, e passare il prima possibile alla fase successiva, quella di attuazione di interventi per il raggiungimento del buono stato ecologico dei nostri mari entro il 2020”.

"La nostra scuola ha un gap che lo Stato - ha spiegato Sergio Ortelli, sindaco dell'Isola del Giglio - non ci riconosce. Contrariamente a come sta facendo deve riconoscerci qualcosa per il grande sforzo chefacciamo quotidianamente. Parlando della Concordia, invece, posso dire che tutto quello che è stato costruito sul fondale verrà portato via. E al termine dei lavori, nel 2016, potremo mettere finalmente la parola fine a questa storia". 


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