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Attualità giovedì 26 febbraio 2015 ore 11:00

Suolo pubblico, i commercianti chiedono modifiche

Rappresentanti delle associazioni commerciali e dell’artigianato hanno incontrato gli assessori Miralli e Barbini e presentato le loro osservazioni



ORBETELLO — Sono stati affrontati diversi punti importanti, emersi al momento di presentare le richieste per l’imminente stagione. In primo luogo è stata segnalata l’opportunità di un prolungamento da mezzanotte all’una dell’orario, senza che ciò debba richiedere una costosa valutazione dell’impatto acustico. Per ottenere questo risultato, gli imprenditori si impegnano a sensibilizzare i propri clienti affinché moderino i loro toni durante la notte, per consentire il riposo dei residenti.

Altra questione riguarda le tende da sole, per le quali attualmente viene richiesto il pagamento in base all’ombra proiettata a terra. Le associazioni invece hanno proposto una differenziazione tra le tende poste a protezione delle vetrine e quelle poste a riparo dei tavoli e sedie sottostanti. Nel primo caso è stato chiesto di non applicare la tassa, in quanto la tenda è solo un riparo per la merce esposta e per i clienti all’interno, non limita la fruibilità dello spazio pubblico e fornisce anche un minimo di refrigerio ai passanti. Un’altra idea delle associazioni fatta presente al Comune è di escludere dal computo relativo alla tassa la parte antistante gli ingressi dei negozi, in quanto essa non viene occupata da tavoli e sedie e non concorre a formare la superficie in cui si esercita l’attività. Inoltre, qualora l’importo della tassa superi i mille euro all’anno, per Confcommercio, Confesercenti e Cna è auspicabile che vengano concesse quattro rate per il pagamento anziché due.

I commercianti hanno poi chiesto di rivedere il criterio di applicazione della Tari, che grava in modo sproporzionato sulle aree concesse, con importanti aumenti rispetto all’anno scorso a carico degli imprenditori, senza dimenticare che questi ultimi devono provvedere in proprio alla pulizia delle aree occupate. Infine le associazioni hanno suggerito agli amministratori comunali di non specificare nel regolamento la data di inizio e di fine delle concessioni stagionali, ma di definirla ogni anno con una delibera. Questo per poter concordare le date con gli operatori in funzione delle festività e dell’andamento stagionale, ultimamente poco favorevole in primavera e assai benevolo fino a ottobre inoltrato. L’atteggiamento degli interlocutori è stato di grande disponibilità. Tutte le proposte sono state prese in considerazione e valutate assieme ai rappresentanti delle associazioni. Ovviamente commercianti e artigiani sono ora in attesa di risposte concrete.


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