La tartaruga Luce torna libera nel suo mare

Fu recuperata dalla squadra nautica del Corpo forestale dello Stato: aveva ingerito della plastica e non riusciva a nuotare. Curata a Talamone

GROSSETO — E' stata liberata, nel mare antistante il Parco della Maremma, a poche miglia dalle Formiche, la tartaruga marina ribattezzata Luce.

Era arrivata al centro recupero di Talamone il 21 agosto scorso. Si tratta di un esemplare piccolo, lungo appena 38 cm di 4 anni. Fu recuperata dalla squadra nautica del Corpo forestale dello Stato tra l'isola del Giglio e Montecristo, nel parco dell'Arcipelago toscano. L'animale galleggiava in modo anomalo e proprio per questo motivo i militari - a fine agosto - riuscirono a prenderla a bordo. Dalle radiografie, eseguite per diagnosticare la presenza di corpi estranei, risultò che l'animale aveva ingerito della plastica che poi nel tempo è riuscito a espellere. A Talamone, in un'enorme vasca da 4000 litri, Luce ha vissuto per due mesi, imparando a nutrirsi e a nuotare correttamente, stazionando sul fondo. Sul dorso della tartaruga è stato applicato un trasmettitore satellitare molto leggero, realizzato negli Stati Uniti e appositamente studiato per esemplari giovani. Servirà a conoscere gli spostamenti di Luce che negli ultimi due mesi è diventata una vera e propria star. Curata e seguita da veterinari e biologi di due università, molto richiesta nelle visite all'Acquario. Per salutare la sua liberazione sono accorse sul molo di Talamone un centinaio di persone e i bambini delle scuole.

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