I dati relativi al 2023 sono stati resi noti dalla polizia postale: 42 casi di detenzione e divulgazione, 18 casi di adescamento on-line
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Cronaca mercoledì 10 maggio 2023 ore 08:50
Traffico migranti, arresti anche in Toscana
Blitz all'alba per eseguire 29 misure cautelari nell'ambito di un'operazione di polizia coordinata dalla direzione distrettuale antimafia catanzarese
CATANZARO — Diecimila euro per arrivare a destinazione grazie a un sistema di accoglienza illegale di migranti sulla rotta balcanica comprensivo di vitto e alloggio, in una rete ramificata all'estero e in Italia, anche in Toscana e di preciso nel Grossetano: anche lì stamani all'alba è scattato un blitz della squadra mobile della polizia di Stato in esecuzione di misure cautelari emesse nei confronti di 29 persone in tutto ritenute responsabili di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e al riciclaggio del denaro frutto dell'attività illecita.
In provincia di Grosseto è stato arrestato un uomo di 36 anni di origini straniere ma dal 2021 in Toscana. Il suo ingresso in Italia risale al 2017, poi aveva richiesto e ottenuto protezione internazionale. Nel Grossetano risultava impiegato nel settore agricolo, e aveva chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno all’ufficio immigrazione della questura. Stamani l'arresto, e adesso si trova in carcere a Grosseto.
L'operazione di polizia è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e coinvolge poliziotti appartenenti al Servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine e alla squadra mobile di Crotone con le Mobili di Brindisi, Foggia, Grosseto, Imperia, Lecce, Milano, Torino e Trieste, oltre a personale di Europol e Interpol.
Le cellule in cui si articolerebbe il sodalizio sono state individuate in tutta Italia e all'estero fra Grecia e Turchia. I migranti sarebbero stati fatti arrivare sulla rotta marittima del mediterraneo orientale.
Le indagini hanno impegnato gli investigatori della polizia per quasi 4 anni. I 29 indagati sono raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Oltre a Grecia e Turchia basi individuate delle cellule dell'associazione e all'Italia, all'estero sono stati coinvolti Belgio, Germania, Svezia, Inghilterra e Marocco.
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